Haiwas
Registrato: 14/09/08 18:38 Messaggi: 17
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INDISPONIBILI
ai tagli, alla precarietà, all'università azienda
L'università è in rovina, quella che abbiamo davanti ai nostri occhi è l'università della crisi: mancanza di fondi e personale, scarsissima qualità della formazione, inesistente livello dei servizi offerti; a completare questo quadro, già disastroso, si aggiunge anche la possibilità (quasi certa) che molti corsi di laurea... non potranno partire a causa dell' indisponibilità di molti ricercatori (ma anche docenti associati e ordinari) a svolgere incarichi didattici.
il "Magnifico" Rettore, ignorando la protesta non solo di quanti, tra ricercatori e docenti hanno già da Maggio annunciato la loro indisponibilità, ma anche di tutti noi studenti, costretti ad assistere a un ulteriore impoverimento e svuotamento dell'offerta formativa, ha comunque fissato l'inizio del' anno accademico per l' 8 Novembre, ricorrendo ad obsolete strategie che non fanno altro che rinviare il problema e una sua seria discussione.
L'ultima seduta del Senato Accademico ha infatti partorito delle proposte che sfiorano il ridicolo:
- La rimodulazione del calendario delle lezioni, ovvero l'anticipazione al I trimestre degli insegnamenti originariamente programmati per la seconda parte dell'A.A. ;
- L'accorpamento dei corsi che rischia di scontrarsi con il tetto massimo di studenti ammissibili ad uno stesso insegnamento previsto dalla legge;
- I presidi potranno autorizzare incarichi esterni ( svolti all'esterno dell' Ateneo ) solo a quei professori disposti a sostenere un carico didattico "aggiuntivo" di 60 ore e a quei ricercatori che hanno garantito formalmente un carico didattico di 60 ore;
- L'ultima delirante proposta prevede il ricorso ai cosiddetti "riservisti", ovvero i professori in pensione che ne faranno richiesta all'università.
Al consiglio di facoltà tenutosi il 21 ottobre sono state valutate queste proposte, dopo una lunga discussione, in cui la maggiorparte degli studenti, dei docenti e dei ricercatori ha espresso la propia perplessità su tali provvedimenti, ritenendoli vergognosi e in parte illegali, ma sopratutto, è stata espressa la preoccupazione sul fatto che questi provvedimenti andrebbero sicuramente ad intaccare la qualità degli insegnamenti e di conseguenza la qualità dei corsi. Per questi motivi le proposte sono state bocciate, dichiarando di fatto che l'anno accademico non potra partire con tali presupposti. Si ha la certezza che comunque l'anno accademico deve partire entro l'8 novembre, perchè così ha intimato il rettore ma anche se l'anno parte non sappiamo come può finire,cioè non si ha la certezza di come partirà e non si ha certezza sull'offerta formativa del secondo semestre.
A tal fine invitiamo tutti gli studenti e tutte le studentesse a partecipare numerosi e propositivi all'assemblea di facoltà che si terrà giorno 28 Ottobre alle ore 10.30 in aula seminari, per chiarire la situazione in cui ci troviamo e per discutere e confrontarci sulle prossime forme di lotta da adottare, che vadano al di là di puri formalismi teorici e mirino alla creazione di reali momenti di discussione per un autoriforma che veda lo studente e la formazione unici protagonisti di una Università pubblica e un sapere libero.
...SOLO LA LOTTA PAGA!!!
Indisponibili lettere e filosofia
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